34 PUZZA tega, appena ci riescivano intese; e ciò perchè a voce fortissima parlavano tutti i bevitori. L’assordante romor della Piazza obbligavagli a quel vociferar esagerato, se voleano bene intendersi. Dopo bevuto il caffè, girai le procuratie e rimarcai al mio amico di non incontrarvi donne. Dissemi allora Se-gur, ebe le donne non passano mai per le procuratie, se non accompagnate da uomini. Verrebbero fischiate, se fossero vedute sole; e tenute in sinistra opinione. Nei giorni feriali come oggi, nemmeno vi passano, se anche sono 111 compagnia , ma vanno per le più nascoste vicine vie. Nel dì festivi poi vengono al passeggio, e sotto le procuratie ed in Piazza; ed alla sera siedono nei caffè: ma però sempre accompagnate. Io aveva alquanto la mente stanca, e per le cose vedute e per tanto romore e girare di popolo. Segui' mi scosse e mostrommi, che si avanzava verso di noi 1111 Procuratore di san Marco. Vestiva questi un’ ampia veste tutta rossa, e rossa era la stola larga circa mezzo braccio. Una enorme incipriata parrucca coprivagli 11 capo e scendeva lunga ed inanellata. Confessai che questo vestito era assai maestoso. Molli che sedevano ai caffè, si alzarono e s’inchinarono. Egli abbassava di poco la testa. Segui- se gli avvicinò con grande rispetto, e presentomml come un suo parente venuto ad ammirare Venezia. Sorrise il patrizio e mj prese benignamente la mano, aggiungendo in forma dignitosa e nello stesso tempo gentile : venite a trovarmi. Le poche parole dettemi dal Procuratore mi conciliarono una specie di riguardo presso gli astanti Ma era ormai passato il mezzodì, e Segui' mi disse di avviarci alla borsa. Mi fece però rimarcare che suonava una campana nella torre di san Marco, a cui altra rispondeva a Rialto, luogo ove ticnsi la borsa. Queste campane a suonar cominciano