DA DAMA. 6,1 viso un uomo. Costui inutilmente fece resistenza e fu legalo. Un birro gli posse un lungo e largo mantello bleu sopra al cappello, che ne occultò tosto 1’ aspetto. I facchini della Teriaca si aveano bene alzati a romore, e lasciarono il lavoro per liberare 1’ arrestato. Ma la sbirraglia prese con sollecitudine un remoto stretto calle, tenendo fra le mani la sua preda. II metodo di arrestare ( ciò però non fassi coi ladri trovati col furto in mano) coprendo con un tabarro, a me parve buono in un senso e cattivo nell’ altro. E buono, perchè occidta dalla pubblica vergogna uno, che può venir arrestato in fallo, oppure nel seguito scoprirsi innocente ; tanto più che la persona fermata, ancorché ignori il motivo e si conosca in ogni cosa incolpevole, pure pel proprio decoro ama di occultarsi agli sguardi di tutti; è poi cattivo, in (pianto all’abuso che può esser fatto dell’ arresto. Ma ecco ormai il suono delle campane detto del véspero, che indica le due dopo il mezzo giorno. Tornai al palazzo della nobil donna e fui prontamente introdotto. Era quella signora la dama vecchia, che nel palazzo del patrizio X si era posta vicino a me. Stava ora seduta sopra ad un piumaccioso sola, sopraccaricata di gioie, ornamenti, manteche, e belletti. Mi salutò con tutta gentilezza. Ve sorprenderà, ella mi disse, sta mia chiamata. Mi snppiè che son amantissima dei forestieri. Ma prima de tutto desidero saver, se gavè nessuna relazion con persone de rango patrizio ed in particolar con dame. Le risposi, che io non avea altra conoscenza di simili persone, che quella fatta in casa del nobil uomo X ; e che il pochissimo tempo che io stava in Venezia, non me ne aveva dato ancora occasione. Son contenta; rispose sogghignando la dama. Sap-piè dunque che mi son maridada, che mio mario ze Procu- 10