300 I Tagliatabarri. Quante ricerche e quanti spionaggi non ordinò un uomo tanto possente, ed al sommo puntigliato in riguardo alla carica eh’ egli copriva! Tutto fu inutile. Ma i tagliataharri non si contentarono della bene rie-scita difficile prodezza. — Da lì ad alcuni giorni ecco presentarsi un uomo all’ abitazione del Messer grande. Costui vestiva semplice, e con in testa un berretto piuttosto vecchio. L’estremità delle maniche del suo vestito si vedevano ripiegate all’insù; e diversi aghi infilati di seta a varii colori nella cruna stavangli puntati sul seno e sulla manica sinistra del vestito. In somma egli avea il precisissimo aspetto di un lavorante sarto. Cossa voleu, sioramigo? disse la moglie del messer grande. Vegno a darghe una bona nova; colui risponde. Che nova? — Nova consolantissima. El so mario ga scoverto ... e za hi doveva saverlo sicuro!.. El ga scoverto quelle cana-gie che ga rovina el so bel tabarro da festa. ^ Dasseno? Mo go ben gusto. I sarà in camuz-zon? (i) — La se lo poi ben immaginar. El sior missier grando soo mario li ga fatti metter in un camerotto scuro, e dove corre delle pantegane (2) longhe mezzo brnzzo. El voi farli trattar con gran rigor, perdi’ el castigo de costori gabbia da servir de esempio ai altri; e finissa in sta nostra città una baronada tanto granda. Se stasse a mi, li farave piccar tutti quei bric- conazzi. — Farave l’istesso anca mi. Ma, cara parona, no la sa eia el più bello?.. El sior missier grando ze sta anca in tempo de poder ricuperar el tocco de tabarro che i gaveva (-1) Prigione. (S) Grossi topi.