LE TRUPPE ITALIANE IN FRANCIA (*> Per ricambiare l’aiuto offerto dagli Alleati al nostro esercito dopo la ritirata al Piave, ed anche per attestare la nostra piena fraternità d’armi e di intenti, alla metà d’aprile del 1918 il II Corpo d’armata italiano, al comando del generale Albricci, si trasferiva sulla fronte francese, ove, già da alcuni mesi, si trovavano circa sessantamila lavoratori ausiliari italiani. Il II Corpo comprendeva le Divisioni 3* ed 8a, comandate l’una dal generale Pittaluga e l’altra dal generale Beruto e composte rispettivamente delle Brigate Napoli e Salerno, Brescia ed Alpi. Dopo esser rimaste dislocate qualche settimana nei dintorni di Mailty, alla metà di maggio la 3* e l’8* Divisione si alternarono in un turno di trincee nel settore delle Argonne, prodigandosi in numerosi colpi di mano sulle linee avversarie ed opponendo attiva resistenza a tentativi di incursione dei Tedeschi. Alla metà di giugno, al II Corpo d’armata italiano veniva affidato uno dei tratti più delicati della fronte francese: quello che appoggiando la destra alla montagna di Reims, sbarrava la vallata del-l’Ardre, piccolo affluente di sinistra dell’Aisne, risalito da una strar da che corre diritta alla Marna su Épernay, girando Reims e la sua montagna. Dal 22 giugno al 5 luglio toccò alle nostre truppe di doversi opporre a violenti attacchi nemici, diretti ad impadronirsi delle alture di Bligny; attacchi che vennero tutti respinti, con la cattura di numerose armi e prigionieri. Ma la grande prova per i soldati italiani (1) Le gesta delle truppe italiane in Francia sono assai più ampiamente narrate nel volume VI di questa Collana: « I soldati italiani in Francia ».