USCITE DEL DOGE. 94 Vigilia dell’ Asccnzione. Il Doge va coi trionfi in san Marco nel dopo pranzo ad udirvi il vespero. Di dell’ Ascenzione. Il Doge va coi trionfi nel bucintoro; esce pel porto del Lido ad eseguir la nota cerimonia del- lo sposalizio del mare. Il patriarca, che già qualche ora prima trovavasi nell’ isola di sant’ Elena , all’ avvicinarsi di quel superbo naviglio, esce pontificalmente vestito e col clero in un dorato peatone e benedice il bucintoro. Retrocesso il Doge dal mare, smonta a san Nicolò del Lido ed ivi ode messa cantata. Ciò tutto in memoria della vinta battaglia navale contro Federico Barbarossa imperatore a vantaggio del pontefice Alessandro III. Altri la credono soltanto funzione introdotta per dimostrare l’antico e perpetuo dominio della repubblica veneta sopra il mare Adriatico. Giorno delle Pentecoste. Scende in san Marco ad udirvi messa. Corpus Domini. Va il Doge in san Marco alla messa, e poscia alla gran processione. In questo di ogni nobile tiene alla dritta parte un povero, o peregrino, o schiavo liberato, a cui poscia dona la candela, e lo trattiene in tal giorno a pranzo. Terza domenica di luglio, detta del Redentore. Il Doge scende coi trionfi, e va alla Giudecca, ove sta innalzata la chiesa del Redentore. Colà vi ascolta messa bassa. Poi torna in san Marco, vi ode messa cantata, ed aspetta il passaggio delle processioni religiose e confraternite. Tutto ciò in memoria della liberazione dalla peste nel 1570. Alcune delle dette gite si trasportano in altri giorni, quando accadono nella settimana santa o giorni festivi principali, ed anco per altre accidentali importanti circostanze. In mancanza del Doge, tutte le dette funzioni fannosi dal più vecchio dei consiglieri, che perciò chiamasi Vice-Doge; e che nella settimana santa, se al principe supplisce, veste tutto di scarlatto.