164 lezione t>ell’esercito italiano i64 senza il conforto di licenze, senza il saluto e l’augurio delle famiglie lontane, i nostri soldati dettero ancora una prova mirabile di devozione al dovere e di spirito di sacrifizio, mantenendo alto, anche nel confronto delle truppe alleate, il nome italiano. L’intervento della 35“ Divisione sul suolo Macedone, oltre ad avere un altissimo valore morale, valse anche a rinvigorire notevolmente il contingente dell’Intesa, dando al nemico un’impressione di forza e di compattezza che forse esso non aveva. Nel quadro generale, poi, delle operazioni in Oriente, il contributo dato alle nostre truppe all’azione contro Monastir, il fermo contegno per tanti mesi mantenuto di fronte all’aggressività avversaria nell’ansa della Cerna e la travolgente avanzata finale hanno un’importanza non lieve, che dovette essere ammessa dai Capi alleati, anche se alla nostra azione non venne sempre dato il dovuto riconoscimento. Nella terra Macedone, infine, come in quella Albanese, rimangono tuttora le opere di civiltà e di progresso compiute dai soldati italiani, i quali, fedeli alla tradizione romana, ove portarono le loro armi e le loro insegne lasciarono imperiture testimonianze del loro ingegno e del loro lavora ★