52 MESTRE luminoso, che si stendeva ai lati, e poscia quel vago chiarore andava a poco a poco sfumando in una striscia. Io posi la inano nell’ acqua e ritirandola, mi apparì per un istante come argentata. Mi volsi a Segur, e gli chiesi se di notte le acque della laguna presentano sempre così strana e bella particolarità. Questo fenomeno, egli mi rispose, non ha luogo che nel tempo del maggior caldo, e non è proprio di tutti gli anni. Quel chiarore che a voi fa tanta meraviglia vien prodotto da un numero infinito d’insetti microscopici. I mari dei paesi meridionali sono quelli specialmente, in cui hanno vita tali animaletti ; ma però sempre nella caldissima stagione. Soltanto allora che queste picciolissime be-stiuole sono in contatto coll’aria, palesano quel lucido sorprendente. Vianelli, medico di Chioggia, fece per il primo la scoperta della vera causa di questo fenomeno. Ma il suo scritto rimase quasi ignoto, e ciò ch’egli asseriva, pochissimo curato. Vi fu duopo che il fatto venisse asserito da esteri naturalisti. Forster, che acccompugnò Cook negli ultimi suoi viaggi, confermò la scoperta di Vianel- li ; ed ora nessuno più contrasta ad un italiano l’onore di averla fatta il primo. Giungemmo a Mestre e vi sbarcammo. Voglio condurvi a teatro, mi disse allora il mio cortese amico. Si rappresenta la Didone di Metastasio con musica del Vinci. I cantanti sono dei più rinomati d’Italia. Vi divertirete. INoi andammo al teatro, al quale giungevano continue carrozze precedute da lacchè con accese torcia. A mala pena noi trovammo nella platea da sedere. Mi piacque moltissimo quell’ opera ; ma piacevami anche molto il mirare i palchetti pieni di dame superbamente acconciate, e con vestiti di seta a ricami, o di broccato d’ oro o di argento. Terminato il teatro, Segur mi condusse a cena e poscia a dormire in un albergo. Il mattino oppresso mi alzai,