DoxV Ara. 259 (licore con questo (letto una persona che ha fame; e mia figlia si trova precisamente in questo caso. = Mn qual relazione può aver Domi’Anna passeggia il portico con chi si sente stimolo di appetito? — E un modo di dire vecchio. Ma dopo il desinare o questa sera le narrerò, se ciò le aggrada, la storiella che gli diede origine. Siccome da questa donna io acquistava continui lumi sulle venete costumanze, così mi mostrai premuroso di udire quel racconto. Ella nel dopo pranzo tosto prestossi al mio desiderio, e mi narrò la seguente leggenda. I In una vasta ed alta camera tappezzata lateralmente da purpurei damaschi e nel centro del soffitto adorna di vaga pittura esprimente gli amori della dea di Citerà col bel cacciatore Adone, pitturo contornata da fregi rilevati or tinti a vivi colori ed or luccicanti per l’oro a profusione postovi, si ergeva isolato nel mezzo un ampio, morbido e ricchissimo letto. Sopra a questo letto dormiva coperta tutta di candidissime vesti una giovinetta. Le alte finestre di quella stanza erano in parte chiuse da vetri trasparenti tinti a variati colori con ingegnoso disegno disposti. Parte stavano aperte, lasciando libero lo scorrere al molle zeffiro, che nel principio del mese di settembre, ed a sole avanzato, correva pieno di dolce frescura sulla veneta laguna e ne faceva tremolanti le acque. Quindi penetrando nell’ ampio canale che divide Tinegia in due parti, ristorava co’ suoi soavi fiati le stanze magnifiche di que’ palagi, che intorno a quel gran canale stanno maestosamente disposti. Però innanzi al vano delle aperte finestre scendevano