Bucintoro. 297 dissimi erranti sguardi, ma oimè! inutilmente, chi 1’ amico, chi ’I padre, chi l’unico figlio; e più le desolate spose che chiedevano all’uno ed all’ altro del loro amato consorte ... Ma essi erano periti sul campo del più puro onore, e per le due più belle cause, per la gloria della terra natia e per la religione.— Tornai in Venezia alla fine del secolo; e sul meriggio, nel dì della Ascensa, io mi stava in piedi fermo sulle ripe della piazzetta, volgendo gli occhi bramosi verso le spiagge del lido. La mia vista non fu consolata dall’ impareggiabile spettacolo del ritorno del Bucintoro. Tacevano i sacri bronzi, non fulminavano le artiglierie; e sulle acque della laguna regnava un silenzio melanconico. — Mi ritirai sospirando. — .19