CAPITOLO XXXI. Sax Marco. Era il dopo pranzo del dì 24 aprile. Recatomi a casa, mi vennero incontro con modo sollazzevole le figlie di Segui’. Ambedue come in coro mi dissero: sa lei che giornata è domani? Risposi di saperlo benissimo. E il giorno di san Marco; giorno festivo per gli stali veneti tutti, perchè consacrato al protettore della repubblica. Ma non ne sa di più ?.. diceva l’una. E 1’ altra, rivolgendosi alla sorella: cosa vuoi eli’ egli sappia? È forestiere. Ignora ancora la maggior parte delle venete costumanze. Ma queste sono cose poi che debbono usarsi in ogni paese, ripeteva la prima. E qui la giocondità loro con un certo riso maliziosetto si faceva maggiore. Io le guardava attentamente. Siccome poi bramoso era di conoscere tutto ciò che ai costumi veneti appartenesse, così le pregai subito di espormi il particolare della giornata di domani. n: Pare incredibile che non lo sappia! — Oh si!., ma sarebbe bene il dirglielo.