CAPITOLO V. li. Palazzo. Era mio grande e giusto desiderio di vedere il p.t-lazzo ducale. In uno cosi detto giorno di festa di palazzo mi vi recai. Le feste di palazzo cadono con frequenza , e sono riposi pei forensi, ed anco pegli affari diplomatici di meno urgenza. Salita la scala dei giganti, mi bastò vedere nel primo giorno la scala d’ oro, la sala delle quattro porle, l’anticollegio, il collegio, il senato o pregadi: e ciò atteso il mio sistema di non veder troppe cose in Una volta. In altro giorno vidi le stanze particolari del Doge, cioè la sala dello scudo, la cappella, il corridore dei fdosofi, la sala dei banchetti, ec. Nel terzo vidi la sala dello squitti-nio e quella del maggior consiglio. I magistrali della veneta repubblica sono pressoché tutti raccolti nel palagio ducale. In questo ha albergo fisso il Doge ; qui si raccoglie il consiglio dei dieci; qui siedono i censori, qui gli avvogadori, qui le quarantie civili e criminali , ec. e qui pure si fanno le grandi radunanze del senato e del maggior consiglio. La disposizione interna di questo palazzo non è molto regolare. Ma però va adorno di numerosissime eccellenti