92 USCITE DEL DOGE. Il Doge scendo in san Marco anche ai funerali de! papa ed al ringraziamento per la elezione di un nuovo pontefice. Va altresì pei funerali di qualche cardinale, degli ambasciato-ri esteri principali presso la repubblica, del patriarca, e del cancelli«’ grande. Scende ancora quando dar deve ai nuovi generali di armata lo scettro di argento. Ciò fassi dopo messo cantata , e dopo benedetto dal patriarca o da altro prelato a scelta del Doge, il detto scettro. In quel di i generali siedono a destra del Doge avendo preminenza sopra ogni altro. Viene altresì in chiesa nel giorno anniversario del suo innalzamento al dogato, e della sua coronazione. Il Doge non leva mai il corno ducale nè alla presenza dell’ imperator de’romani nè del pontefice. Soltanto lo leva innanzi al Ss. Sacramento ed all’ offertorio della messa. Egli rimane allora colla semplice cuffia bianca. Quando esce il Doge co’trionfi viene salutato con cinque colpi di cannone, senza i trionfi con tre, e si suonano le campane in san Marco. Persole che interveagono alle lscite del Doge. Otto comandadori in sottana lunga e mantello turchino, con beretta rossa In capo, sulla quale ad uno dei lati sla attaccato uno zecchino d’ oro. Portano otto stendardi di seta con in campo san Marco impresso ad oro, e lo stemma del Doge vivente. Dì questi stendardi due sono rossi, due turchini, due violacei e due bianchi. Allorché la repubblica ha guerra, si portano innanzi i due rossi ; quando riporta una vittoria, i due turchini; allorché siavi qualche calamità pubblica, i due violacei ; e quando gode pace, i due bianchi. Sei nomini con trombe di argento lunghe circa tre braccia, e sostenute nell’ innanzi da fanciulli. Tutti a rosso.