308 Furbi e ladri. Da lì a pochi istanti si ripetono i colpetti. Quell’uomo rapidamente accende il lume e va alla stanza del romore. Osserva intorno alla corba molti pomi elio da quella erano caduti sul suolo di legno, per cui ne furono cosi sensibili le percosse. Ma non sa capirne il come. Però dal guardare bene la corba gli sembra che i pomi che sfavatile dentro, si movessero un pochino. Eh qui sotto, esclama, c’è qualche cosa di vivo! Comincia colle mani a gettar fuori di quelle frutta ... e ben presto trova una separazione orizzontale. Tolta questa, scopre nel fondo della corba appiattato un piccolo fanciullo. Che fai tu qui?.. Ma quegli non rispondeva. Ed io ti ammazzerò, proruppe quel servo. E tirato fuori un coltellaccio, si mostrò pronto ad eseguire la sua minaccia. Il fanciullo allora Io chiese di pietà. Ma 1’ uomo esci tosto fuori e chiuse a chiave la porta di quella stanza. Poi corse a chiamare alcuni individui di casa. Uniti questi, s’interrogò e minacciossi di nuovo quel ragazzo. Costui alfine disse, che da suo padre e da alcuni di lui amici, venne astretto a porsi entro alla corba ; e che inoltre gli aveano imposto ad ora tardissima di escirne e di aprire i chiavistelli ed i paletti della porta di casa; e ch’egli, credendo che ormai tutti dormissero, andava alzandosi, ma che nel farlo ivano suo malgrado que’ frutti cadendo fuori della corba. Saputo questo, si chiuse il fanciullo in una stanza superiore. Intanto vegliarono, e bene armati, i domestici tutti nelle stanze terrene. Alle due circa dopo mezza notte si sentì urtare la porta d’ingresso, ed anco introdurre nella toppa de’ grimaldelli. Ciò era frapposto da alcuni piccoli fischiet-