!)0 USCITE DEL DOGE. rossa la dogalino, cioè la sua veste o toga, il manto scarlatto; ed è pur di panno rosso il corno che porla sul capo. Mercordì santo. 11 Doge nel dopopranzo va n prendere il perdono a san Giovanni di Rialto, indi in san Marco agli olficii. Giovedì santo. Viene a san Marco alla messa cantata del Primicerio; piti va a san Giacomo di Rialto a prendere il perdono amplissimo concesso da papa Alessandro IH. Nel dopo pranzo passa a san Marco ai divini oflieii. Venerdì santo. Il Doge interviene alla messa ed agli of-ficli.Il senato in questo dì veste il nero. Al Doge non si prepara in san Marco il solilo doralo seggiolone, ma un semplice cuscino per inginocchiarsi. Al cancellier grande della repubblica locca sigillare il sepolcro di Cristo coll’ anello del Doge. Snbbato santo. In questo dì il senato riprende il pavo-nazzo. Il Doge viene in san Marco a tutte le funzioni della mattina. Si noti che nei giorni santi il Doge e la Signoria entrano in san Marco per la porla piccola, che corrisponde al Iato della scala dei giganti. Giorno di Pasqua. Il Doge ode messa solenne in san Marco. Nel dopo pranzo vi torna coi trionfi ad udirvi la predica; indi passa al perdono in san Zaccaria.In questa andata da uuo degli scudieri portasi sopra 1111 cuscino il corno ducale, che serve solo alla incoronazione. Questo corno, piuttosto piccolo, è tutto gioiellato. Credesi dono delle monache del convento di san Zaccaria, le quali perciò chiesero grazia di trovarsi presenti alla coronazione del Doge, ila ciò non potendo loro essere concesso per le severe leggi di clausura, invece furo; '' compensale con questa visita annuale. Il Doge prende quel corno e lo consegna all’ abbadessa per un finestrino della grata, che corrisponde in chiesa. L’ abbadessa Io porta in giro e lo mostra alle monache colà raccolte, dopo di che lo restituisce al Doge.