Commedie a soggetto. 175 11011 ritengono mai colpite se medesime, niu invéce quegli emuli che a loro contrastarono e contrastano le ambite mire. Nei paesi di sistemi diversi dai nostri pure troverete diverso in generale lo Icopo degli argomenti scenici, e andar questo sempre dietro ai cangiamenti delle costumanze. Ma uno dei non ultimi motivi, ei soggiungeva, che mantiene sul teatro un tal genere falso, ritengo sia la molta capacità degli attori. Abituati da tanti e tanti anni a vestire costantemente lo stesso carattere, come di Arlecchino, Pantaleone, Colombina, ec. e ad ¡studiarvi di continuo sopra, e ad agire sempre con quella stessa azione al dato carattere conveniente; ne viene di conseguenza in loro una somma disinvoltura sulla scena ed una declamazione che non lascia di più desiderare. Questi stessi abilissimi attori, allorché vestono i caratteri della commedia premeditata o di rango elevato, non appariscono certamente dotali di tanta ammirabile bravura. Poi conchiuse: una di queste sere spero rimarrete consolato. Noi abbiamo un nuovo scrittore, che pare voglia camminare sulle buone e ragionate vie. Si rappresenterà presto qualche sua commedia. Questo nuovo scrittore, che sembrava a Segur promettesse molto, era niente meno che Carlo Goldoni. Io già aveva letto qualche produzione di quel grand’ uomo. Attesi con premura di udire un qualche suo nuovo teatrale lavoro.