218 Maschere. Essa consiste in un mantello di seta nero, che copre quel vestito, che a piacere sotto a questa maschera si porta. Alla parte superiore tiene 1111 picciolo cappuccio egualmente di seta nera. Succede un ampio collare di velo nero, che scende lino alla metà del corpo. Questo collare è ciò che dicesi principalmente la bauta. Un cappello a tre punte con qualche nera piuma. Una tela cerata nera e talvolta anco bianca, che copre solamente la metà superiore del volto. Siccome l’apertura, che serve per gli occhi, è piuttosto ampia, e sono visibili la bocca ed il mento; così bene spesso la persona per meglio celarsi orla il lembo inferiore della tela cerata di una trina o merletto. Gli uomini avvolgono la testa nel cappuccio di seta, a cui soprappongono il cappello; ma le donne lasciano il cappuccio sempre pendente. Si conoscono già le donne, oltre a questa regola, perchè il mantello non essendo gran fatto lungo, lascia visibile il piede ed il lembo della gonna. Ora sì tolsero i cappucci. Queste maschere in bauta si usano soltanto, oltre al carnovale, come già deve intendersi : Nella fiera di Venezia, che comincia il dì dell’ Ascensione, e dura quindici giorni ; le maschere però vi sono permesse per giorni ventidue. Il giorno dopo la Madonna del Rosario, che si celebra nella prima domenica di ottobre, e durano lino il dì 15 dicembre. Ciò fassi per la vittoria ai Dardanelli; accaduta però il 26 giugno 1656, ma al presente indetto giorno della Madonna celebrata. Sono altresì permesse : II dì 15 maggio per la scoperta congiura di Baiamonte Tiepolo. Il 25 aprile, giorno di san Marco protettore della città e repubblica, non che i due giorni che Io seguono.