CAPITOLO XVIII. Commedie a soggetto. Era una delle stagioni in cui a Venezia tornano in attività i teatri. Una sera mi portili a quello situato a san-t’Angelo, ed i comici vi eseguivano una commedia dell’arte. Io ne discorrerò un poco; perchè al presente questo genere di rappresentazioni quasi più non si usa, e ben presto verrà tolto dai teatri per sempre. Per commedia dell’ arte s’intende anco la commedia a soggetto od improvvisata. Ili questa, stabilito dal poeta l’argomento in iscritto, è prima diviso in atti e poscia in ¡scene. Ogni scena è preceduta dall’avvertimento da dove escir devono gli attori, qual carattere hanno da assumere, del come vestiti e di ciò che precisamente devono all’improvviso dire. Tale scritto chiamasi soggetto, e meglio potrebbe dirsi lo scheletro della commedia. Per regola poi dell’ agire sulla scena, i comici usano altro scritto più breve, che pur dicesi soggetto, ed è come il compendio del primo, e che sta attaccato vicino alle uscite sul palco. Il comico preso il carattere del personaggio a lui destinato, eseguisce con soliloqui ed intercetta con dialoghi quello ch’è prescritto dall’argomento della scena. Egli eseguisce ciò parte all’ improvviso e parte premeditato. Tutto quello ch’è narrativa, descrizione, similitudini, luoghi topi-