181 Sposa persiana. do; e clic in tante commedie; piene di caratteri tristi, alcuno non doleasi di esserne stato la mira. I\la quando i dalmati udirono gli elogi ben dovuti alla loro nazione, quando mirarono sulle scene 1’ eroica Zandi-ra, il virtuoso Iladovich, e ne udirono le nobilissime espressioni, cangiarono bene di proposta. Subentrò in loro prima la calma e poi la gioia, sicché applaudirono a furore la commedia. Il giorno dietro colmarono di doni il benemerito autore. Aggiungerò in fine un altro solo aneddoto rapporto a Goldoni. Una sera sortendo egli dal teatro in maschera e pria che terminasse una sua commedia, sentì varii gondolieri, che attendevano i loro padroni, ad esclamare : che attesi gli applausi reiterati alle sue commedie, e le repliche forzate di alcune scene, il teatro terminava più tardi del solito; e che quindi erano annoiatissimi e si indispettivano allorché sapevano che esponevansi commedie di Goldoni. Accompagnarono i loro lagni con quegl’ insulti di parole con quegl’ intercalari propri di tal classe bassa ed arditissima di gente. Goldoni si pose a ridere. Ha pensò tosto di rendersi amici anco i gondolieri. Egli scrisse una commedia, in cui tali barcaiuoli sono posti sulla scena. Fu questa La putta onorata. Ma per ottenere il suo intento ordinò che in quella sera, in cui si rappresentava, entrassero pure liberamente nella platea que’gondolieri, che accompagnano e devono attendere i loro padroni. Niente fuvvi di più grazioso dell’ effetto della putta onorata. I gondolieri veneti che mai erano stati posti sulle scene, e che ora vi si videro colle loro particolari mosse, colle loro frasi, e coi loro vanti, proruppero nei più clamorosi chiassi ed applausi. Quando poi sulla scena i finti barcaiuoli della commedia cacciano e fanno fuggire la sbirraglia, non è descrivibile la immensità del giubilo dei barca-