ARRIVI) 5 che va come el vento, coi slramazzetli (I) niovi c nome pettenai (2). La starà come un re. Vedendo il brio e l’ottimo aspetto dell'uomo, gli risposi che mi appoggiava a lui. Aggiunsi che io era solo, ma che però voleva la gondola da per ine, dovendo caricarvi il inio forziere, e perchè voleva esser condotto alla casa che gli avrei indicala. Gli domandai qual era il prezzo da lui preteso. Me maravegio (3), lustrissima! no ghe bisogno che la parla de questo! —■ E qui alzando le braccia e accompagnandone le mosse con frequente erger di spalle, segui : co le persone della so qualitae no se fa contralto; un soggetto della so sorte merita esser servio de bando. Al muso se cognosse i galantomeni. La vegna co mi, la se fida de mi, che ini farò tutto quel ch ela voi. A queste proteste, che ben conobbi esagerate, pure non osai risponder parola. Il gondoliere mi chiese, se io era mai stalo a Venezia. Gli dissi di no. Kb la vederà che cittae (4)! no ghe (;>) la so compagna sotto la cappa del cielo. La vederà che palazzi de mulmaro (6)! e tutti piantai sull’ acqua. Intanto incontrammo un altro barcaiuolo, cui il primo ini disse esser suo compagno , e che pure mi fece una grande sberrettata. Arrivò la carrozza ; feci scaricare il baule ed altri impicci, che vennero jiortali nella gondola dai barcaiuoli medesimi. Salutati i miei compagni di viaggio, montai nella gon- fi) Cuscinetti. (2) Appena scardassati. (3) Mi meraviglio. ( 4) Che città ! (5) Non c’ è mica. (G) Marmo.