IO SUI CAMTI VI 'BATTAGLIA IO Con uno sguardo solo tutto si abbraccia e dei suoi svariati elementi si comprendono agevolmente la funzione ed il valore. In fondo, all’orizzonte, l’imponente barriera alpina punta al cielo ardite vette e con bruschi salti prealpini discende al piano, ad esso saldandosi con lunga teoria di colli ridenti, variamente disposti a gruppi ed a catene. Il Piave con i suoi mille meandri ne orla il piede e, con il suo ampio e tortuoso alveo, disseminato di isole, quasi enorme S rovesciata, segna il limite tra monte e piano; e questo, magnifico giardino, scende al mare orlato di lagune. Ciascun elemento ha caratteri propri geografici e conseguentemente militari; occorre partitamente esaminarli. La Prealpe bellunese. Separata per mezzo del grande solco Feltre-Belluno-Ponte nelle Alpi dalla massa montana delle Alpi Cadorine, si ergono sulla pianura veneta, quale erta barriera, le Prealpi Bellunesi che la profonda stretta di Quero, ad ovest, nettamente divide dal gruppo del Grappa, e la depressione di Fadalto, ad est, dal Cansìglio e dal massiccio di M. Cavallo. I caratteri strutturali delle Prealpi si presentano ben diversi da quelli della massa alpina predetta. Gli strati compatti calcari e dolomitici nelle Alpi Cadorine, per effetto della spinta tangenziale conseguente all’abbassamento della regione adriadca, si accavallarono, si spezzarono e si frazionarono in piccoli gruppi a vette slanciate, superanti i 2000 m., dando luogo ad ertissimi pendìi, spesso impraticabili. La larga fascia montana delle Prealpi Bellunesi, invece, costituita di potend banchi calcarei, giuresi e cretacei, si piegò a ginocchio in una giogaia tozza, massiccia, compatta, senza denti o creste acuminate, col pendio meridionale — volto verso la pianura e verso le valli che trasversalmente la incidono — più ripido, che non quello settentrionale. Siffatta cortina montana, che misura in linea d’aria circa 40 km., ha orientamento deciso da S O a N E. Rialzata ai suoi estremi —