93 IL VI AVE E IL „MONTELLO 93 N. 16; seguire per breve tratto quest’ultima sino a C. Floro, dalla quale si distacca un comodo sentiero che conduce aU’osservatorio : 5 minuti di percorso. L’osservatorio, in calcestruzzo, costituisce il sottosuolo della casa campestre ivi esistente, ora ricostruita. Vi si accede per una scaletta esterna; guida: il contadino che l’abita. Esso è in istato di perfetta conservazione e permette di osservare dalle sue larghe feritoie il corso del fiume e l’intero campo di azione del XXII Corpo di Armata. S. M. il Re vi si recava tutti i giorni ed anche più volte al giorno per seguire le fasi dell’azione; ma il contadino che abita la casa avverte subito il visitatore che l’Augusto Sovrano mai volle discendere nell’osservatorio blindato e vi mostra un albero poco discosto dalla casa, sotto il quale S. M. soleva seguire la battaglia. Una lapide collocata nel muro della fattoria ricorda ai posteri: DA QUI VITTORIO EMANUELE III NEL RADIOSO AUTUNNO DI VITTORIA SOTTO IL TIRO DELLE ARTIGLIERIE NEMICHE VIDE IL CONTRASTATO PASSAGGIO DEL FIUME TRE VOLTE SACRO ALL’ITALIA VIDE L’INIZIO DELLA VASTA BATTAGLIA CHE NEL GREMBO D’iTALIA CONDUSSE TRENTO E TRIESTE 27-28-29 OTTOBRE I918 POSTO DI COMANDO ED OSSERVATORIO DEL XXII C. A. Da C. Benedetto e, meglio ancora, dalla vicina massima quota del Montello (368) sul Collesel Val dell'Acqua, magnifico panorama. In primo piano, da ovest ad est, si scorgono i colli Asolani a quinte caratteristiche ed il monte di Cornuda che ricorda il combattimento del maggio 1848; avanti alla stretta di Quero spiccano S. Vito, Valdobbiadene, S. Stefano di Barbozza; Guia alla testata