LF. ISCRIZIONI EBRAICHE 597 Una quinta finalmente era stata rinvenuta da me a terra nel cortile di una casa contadinesca in un villaggio della Mesarà non lungi da Castelnuovo. Ne feci avere il calco per la decifrazione al compianto prof. Ignazio Guidi di Roma: ma non ne seppi più nulla. Delle due epigrafi qui pubblicate devo la spiegazione alla cortesia del prof. Umberto Cassuto della R. Università di Firenze. 1. Candia. Museo nazionale : provenienza ignota. Lapidetta rettangolare, contenente uno stemma (1). La breve epigrafe superiore si interpreta : Stemma di don Shealtiel Hen. La parola stemma è resa con l’espressione biblica Degel Mahaneh (Num. 2, 3 ecc.), che vale letterariamente « vessillo dell’accampamento». La famiglia Hen, oriunda dalla Spagna, è conosciuta a Creta sin dal sec. XVI. La nostra lapide può assegnarsi alla fine di quel secolo. 2. Candia: Museo nazionale: provenienza ignota. Nella prima riga si legge di sicuro la parola « la lampada » ; la precedente si può forse integrare con una voce del verbo « rifulgere ». Nella seconda linea, l’ultima parola è « vedova »; su ciò che precede non è facile congetturare ragionevolmente. Della terza riga solo l’ultima lettera è integra e può completarsi con « defunto ». Certo dunque un’ epigrafe sepolcrale. (*) Cfr. pag. 220, n. 154; Collezione calchi, n. 50.