i4 SUI CAMTI VI 'BATTAGLIA H U Montello. Il Bosco del Montello, con la sua appendice delle modestissime alture di Montebelluna, si erge isolato allo sbocco del Piave dalla stretta di Quero sulla pianura trevigiana, lambito a nord ed a est, da Ciano a Nervesa, da quel fiume; e ad ovest ed a sud, sino a Giavera, dal canale Brentella. La sua caratteristica forma elittica dà ad esso l’aspetto di un enorme fagiuolo o, se si vuole, di una testuggine. È costituito di depositi alluvionali conglomerati {eroda) convogliati dal Piave, che hanno subito alla superficie una profonda decalcificazione, dando luogo ad uno strato di terra vegetale rossastra, dello spessore medio di una diecina di metri, nota sotto il nome di ferretto. I conglomerati, prevalentemente grossolani, affiorano in cresta, lungo i cigli dei terrazzi e sui fianchi degli avvallamenti. La conformazione generale del rilievo è ad altipiano dolcemente degradante a terrazzi verso sud-ovest; verso nord-est, invece esso si attesta al Piave con brusco gradino a parete ripidissima, alta sull’alveo del fiume da 40 a 70 metri : imponente bastione dal quale si domina la piana di Sernàglia o Quartier di Piave. Il Montello presenta numerose depressioni e buche (buse), vere doline carsiche, per le quali le acque piovane attraversano la massa rocciosa dando luogo ad una rete di canali interni alimentanti numerose sorgenti alla periferia e, nello stesso tempo, ad un soprasuolo accidentato. In complesso, il Montello non offre ostacolo al movimento ed alla manovra, esseido ovunque accessibile, data, soprattutto, la presenza di 23 carrarecce con andamento parallelo N-S numerate progressivamente da E verso O, e collegate in cresta da una carrareccia trasversale, carrareccia migliorata dal nostro Genio militare durante la guerra. Una eccellente rotabile pedemontelliana avvolge tutt’all’ingiro la base del rilievo e su di essa sboccano le predette carrarecce, delle quali è percorribile da automobili soltanto la n. 16.