' MEDAGLIE D’ORO^ZZZZ
CONFERITE PER FATTI D'ARME AVVENUTI SUL PIAVE E SUL MONTELLO
ANNO 1917
Capitano Castelbarco Gian Carlo, da Milano, del Regg. Cavalleg-gcri di Roma.
  Comandante di uno squadrone appiedato a protezione di truppe in ritirata, resisteva all'urto nemico con tenacia ed ardimento. Ferito, rimaneva al suo posto. Invitato dal comandante del reggimento a ritirarsi, rispondeva fieramente che non avrebbe abbandonato il suo squadrone fino alla morte. Colpito mortalmente, prima di spirare dava con serenità gli ordini necessari per la distruzione dei documenti riservati. Esempio sublime di devozione al dovere e di spirito di sacrifizio. (Pasian Schiavonesco, 19 ottobre).
Capitano Lajolo Ettore, da Vinchio (Alessandria), del Reggimento Genova Cavalleria.
  Preposto alla difesa di due sbarramenti per proteggere truppe in ritirata, vi resisteva tenacemente. Ricevuto ordine di ripiegare, iniziava a malincuore il movimento, ma accortosi che l’avversario avanzava si slanciava alla carica alla testa del suo squadrone e cadeva crivellato di ferite in mezzo ai nemici. (Pozzuolo del Friuli, ¡0 ottobre).