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I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA
di volta (1) : il tutto a merito del Moro (2). Laonde più non restava se non coprire le tre campate centrali, ed alzare — nella serie davanti — la campata di nord-est, non ancora costrutta (3), in prosecuzione degli arsenali Duodo-Mocenigo (4).
L’ultima ripresa dei lavori, dopo una nuova sospensione (5>, avvenne ai tempi
FIG. 75 — MODELLO DEGLI ARSENALI DI CANDIA - 1614? (X, f).
   (!) V. A. S. : Dispacci da Candia, 8 agosto e 2 settembre 1601. — Cfr. la relazione Oddi in V. B. M. : I/a/., VII, 1525.
   (2)	Però la seconda volta venne ultimata per opera del successore (V. A. S.: Relazioni, LXXIX: relazione del Moro).
   (3)	« Di questi cinque arsenali io trovai solo gettati i fondamenti a 18 delti suoi pillastroni in /¡lo d'acqua, et quelli della muraglia che gli intesta da levante levati due piedi, et quelli della spala da tramontana mezp piede sopra l'acqua, non difesi da alcuna porpore/la et cominciati in più luoghi a disfar daI mare. Gli restanti pillastroni ho fondati io et ho fondato parimenti l'altra spala verso ostro et tirata in tutta quella gran fabrica fino a! segno predetto, alzato il suo piano al debito livello con li terreni cavati dal porto — che è stato con sparagno di tre tanti
della spesa —, et assicurate dal mare le fondamenta della spala da tramontana con una porporella che ha da bastar loro per sempre, che nelle due fortune già dette non è stata a quel riparo meno a tempo che sia stata l'altra a quello del castello; et fatto di più un buon pez&o di spalla per il sesto volto, che ha da seguitar lungo a quello di tramontana fin sopra il porto ». (Ibidem. — Cfr. Dispacci da Candia, 6 marzo 1602).
  (4)	V. A. S.: Relazioni, LXXIX: relazione del provveditore Alvise Priuli. —• La relazione del Moro torna però a ripetere il ritornello che altri cinque arsenali si potevano piazzare al posto delle case dei consiglieri e cinque prima della porta del Molo (V. A. S.: Relazioni, LXXIX).
  (6) Il 27 dicembre 1605 il capitano Lorenzo Marcello scriveva che gli arsenali presentavano delle minacciose tessure (V. A. S.: Dispacci da Candia, 27 dicembre 1605).