328 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA Eduxisti de fame sine fame populum tuum erexisti pristinam justitiae dignitatem sustinuisti pondera virtutis Pont ice Dux Cretae Pons J. P. F. utroque anno regiminis tui MDCXXI et XXII. L’encomio, che. era stato collocato, insieme coi propri stemmi, dai giustizieri dott. Filippo Tandi e Giorgio Da Porto, ma che scandalizzava il provveditore generale del 1626, era rivolto al duca Nicolò da Ponte: il quale tuttavia aveva fatto togliere la statua che completava quell’edicola e, come si vede, aveva lasciato mettervi il solo suo cognome. Il significato delle tre iniziali I. P. F. non saprei come vada spiegato. 74. Loggia. Provenienza ignota (1). Frammento di iscrizione in pietra, formante parte di uno dei capitelli superiori all’angolo sud-ovest. Lettere riempite di mastice nero: ENO VENET1ARV DVcj ¿LÌ NO PROCONSVLE IANO PREFECTO vi Ni MDCXXXÍ (Nicolao Contar)^ Ve-netiaru(m) duc(e, Francisco M)olino proconsole, (Petro ]ustin)iano prefecto. (Anno Dom )ini 1631. 75. Provenienza ignota. Lapidetta di cm. 30 X 34. Lettere di cm. 2-3. Alojsio Moce(nico) archiep(iscopo), anno Domini 163 j. Allude ad Alvise Mocenigo, arcivescovo di Candia dal 1633 al 1644. (*) Cfr. voi. Ili, pag. 40.