LE ISCRIZIONI LATINE, ITALIANE E FRANCESI 323 64. Chiesa di S. Salvatore, usata in una costruzione turca all’interno della moschea: ora al Museo nazionale (1). Lapide sepolcrale in tufo, mancante dell’orlo sinistro e di tutta la parte inferiore : cm. 47 x 68; spessore cm. 17. Ma la iscrizione contenuta nella targa superiore è pressoché completa: lettere riempite di mastice. Petr(us) Falgherius probi viri M(d)tthaei B(er)nardini filius, praesta{n)ti animo et integra pietate iuvenis, sub hoc lapide, que[m) infortunat{us) pater ei suisq(ue) posteris fierifecit, quiescit. Le lettere sono meno eleganti. Ma le abbreviature, i nessi e la forma gotica della V nella parola viri denotano pur sempre il secolo XVI. Curiosa e dovuta certo ad influenza greca la forma Falgherius invece di Falieritts (anzi correttamente Falerius), cioè Falier. 65. Fontana (2). Sarcofago convertito in fontana. Nel 1601 vi fu aggiunta una iscrizione nella parte superiore della fronte e presso lo stemma del fianco. (*) L’iscrizione ci fu trasmessa in calco ed in fotografìa thudidis. dal prof. Federico Halbherr ed in copia da Stefano Xan- (2) Cfr. voi. IV, pag. 54.