108 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA desolante risultato che, dopo tanto discutere, il porto restò pressoché identico e le sue condizioni enormemente peggiorate. La proposta dell’Andreasi consisteva nella sistemazione di un gorgo o sboratore tagliato nel sasso, il cui cavamento avrebbe dovuto forse coinvolgere la demolizione dell’arsenale: chè se anche ciò non fosse bastato, egli proponeva di rifare uno dei bracci del molo e « cacciarlo tanto fuori, che dove ora la bocca entra per siroco agualgiandosi tanto fuori quanto è Veltro brasgo dell'altro molo, aprisse la bocca per greco » (1). Tosto dopo il rettore Alvise Landò, nella sua relazione del settembre 1575, partendo da tutt’altro punto di vista, suggeriva di abbandonare il posto attuale, per costruire un nuovo porto più ampio, al di là del promontorio, vale a dire ad occidente della città, dove erano le traccie dell’antichissimo approdo della città (2). Ma, tornando all’anteriore progetto e svolgendolo più diffusamente — al duplice intento di risanare ed ampliare tutto quanto il porto — il nuovo rettore Bernardo Polani scriveva il 7 settembre 1581, notando come il porto fosse « amonito d'allega et sabbia... che dalla bocca verso ostro sirocco vien condotta dal reflusso delle acque, mentre si leva fortuna »(3); e proponeva di « levare la pallada vechia che nel modello è segniata, et farne verso ostro una maggiore dall'istessa banda, ma discosta da quella che bora è in essere passa 3 j, nel qual loco per quanto si vede par che antiquamente sii stata fondata parte d'essa palata, tirandola al presente che la bocca del porto corispondi verso levante per obviare che il reflusso delle onde non l'imbochi con alega et sabbia. Et per conservare questo porto fondito et che non si possi ferrare, è necessario che dalla parte di tramontana si facci un sborador, come in esso dissegno si vede, quale sbocando nel porto farà ressistemga et causerà che la boca ver levante sarà sempre netta et edam tutto il porto. Ali rendo certo che il sborador predetto si farà con facilità et con pocca spessa, cascando in loco dove sono stati spianati muri abrugiati de palladi, tore et altri publici edificii che sopra d'esso eran per inanti fabricati, sebene nel far la bocca ver tramontana vi andarà tagliato sasso per passa 10 di longuesga et 8 di larghetta... Et con / pie' di fondi in circa bastaria a far detto sborador, et il restante del cavamento d'esso sborador per andar in porto saria per terren sodo. La longue^a d'esso sborador saria passa 4j et la largherei passa 8 ver tramontana, con pendenti a conveniente; et la bocca verso ostro che entra nel porto sarà larga passa 6 ». Per il che egli chiedeva due galere da affondare, stantechè alla estremità della palada — ossia porporella o molo che dir si voglia — costituente la progettata bocca del porto, si trovavano ben 12 piedi di acqua. E finiva col notare la necessità di costruire un revellino a sua difesa <4). In seguito all’approvazione di Venezia (S>, il lavoro fu solennemente cominciato (') V. M. C.: Mise. Correr, 2681. 1579 (ibidem, LXXVUI). (>) V. A. S.: Relazioni, LXII: sua relazione. (*) V. A. S.: Dispacci da Candia, 7 settembre 1581. (*) Si confronti la relazione di Iacopo Foscarini del (*) Cfr. V. A. S.: Senato Mar, XLV, 60.