arsenali 147 Ma ancor una volta, malgrado le recenti cure del rettore Andrea Bondumier, la fabbrica non era ancor condotta a termine nel 1517(1) ; e nel 1519 mancava pur sempre il coperto(2) : tanto che le stesse pilastrate erano già crollate quanto nel 1526 Venezia sarebbesi accontentata di possedere colà « un volto capace di logar de una galìa sotti » (3). Anzi dopo due anni si era ancora alle medesime condizioni (4). Ma quando finalmente le due campate vennero costruite, i fantastici progetti inerenti alla sistemazione del porto minacciarono di compromettere sul più bello la loro esistenza: tanto che, mentre l’Andreasi propendeva a voler demoliti i due volti per drizzare lo sboratore <5), Alvise Landò prospettava di trasportare l’arsenale, ampliandolo a sei campate, sotto al baluardo di S. Luca della nuova fortezza, nel porto da lui ideato (6). Viceversa il progetto del rettore Bernardo Polani di ingrandimento del vecchio porto contemplava anche la sistemazione di diciannove — anziché di sole otto — campate di arsenale, sei delle quali verso tramontana e le altre verso ponente <7). E la Serenissima, che già si era interessata della questione ed aveva spedito mille ducati per agevolarne la risoluzione (8), prendeva la cosa tanto sul serio che sospendeva la fabbrica di nuovi voltoni a Candia, per convergere tutta la operosità sull’arsenale di Retimo (9). Per cui, quantunque i lavori del porto assorbissero completamente l’attività dei magistrati locali, pure si pensava almeno ad utilizzare il materiale proveniente da tali opere per la fabbrica dei volti(10). Naturalmente il progetto cadde da sè di fronte all’insuccesso delle operazioni eseguite al porto ed all’abbandono di ogni idea dell’ingrandimento di esso: mentre a ragione si notava che ad ogni modo gli arsenali stessi avrebbero richiesto una nuova fortezza che li proteggesse (U). Dopo di che gli stessi due volti antichi dovevano ormai essere scomparsi, se alcuna menzione più non ne ricorre nei documenti, laddove nel 1613 il rettore di Retimo proponeva appunto la fabbrica di due voltoni sotto alla fortezza (12). E più tardi ancora, discutendosi di bel nuovo la questione del porto progettato a S. Atanasio, il cavalier Leoni vi disegnava bellamente una teoria — molto teorica! — di venti arsenali... (13). (1) M. Sanodo, Diari cit., voi XXV, pag. 442. (8) V. A. S.: Senato Mar, XLV, 60. (2) Ibidem, voi. XXVII, pag. 398 (9) Ibidem, XLV, 60*. (3) Tbirlpm, voi. XLI, pag. 224; V. A. S.: Archivio del (10'/ V. A. S. : Dispacci da Candia, 20 settembre 1581 Duca, Missive, 15, 22 e 29 giugno 1526. e 18 marzo 1583 (*) V. A. S.: Senato Mar, XXI, 119* (“) Ibidem, 21 febbraio 1584; V. B. M.: Ital., VII, 304, (6) V. M. C.: Mise. Correr, 2681. b.: relazione Giulio Garzoni. (») V. A. S.: Relazioni, LXH: sua relazione. (12) V. A. S.: Relazioni, LXXXVI: relazione del ret- (’) Ibidem, LXIII: relazione del rettore Polani; Dispacci tore Ottaviano Falier. da Candia, 7 settembre e 2 dicembre 1581. (13) Vedasi fig. 69.