424 I MONUMENTI VENETI DELl/lSOLA DI CRETA ,A 0 K T' fxr¡v avyovarcof g) eig Tag K èreXvóOrj 6 vaòg rr/g vjceQayiag 0(eoró)xov rfjg ' Oòr\yr\XQiag. + °V K<~ /U_ Lty OaJpò ^ c j q ^ —|— ^ Aèìaig rov òovXov tov 0eov Nixoòi/iov Xs\ \ XTijTÓQOv KuteXÙvo (?) I/o v H o pC ~Pj ^rj ^ r~ py ^ata ^ dunque il 26 agosto 0k^ Tic oS^R La chiesa originariamente doveva T O | essere dedicata alla Madonna Odigitria. KareXàvog è cognome tuttora e-sistente alla Canea. XOVTOV O&uiKO 12' Aròni: Chiesa di S. Spiridione. A ._ J La finestra porta la data del KTiTopSio ,vl X i' cioè 1620. 13. S. Trinità dei Zangaròl. Nella facciata della costruzione meridionale, la chiave dell’arco della porta che conduce alla vecchia cantina reca scolpita l’epigrafe: ^AENI rt\IC XPVCOKO M HCAIO NVCOC ^jc^xirx Tfjd’ svi nalg Xe/iéXrjg, cpiXs, yjjvanxóurjg Aióvvoog. — ,/l XIF’. Il bell’esametro : « Qui, o amico, si trova il figlio di Semele, Dioniso dalla chioma d’oro », è appunto in rapporto coll’uso del locale a cantina. La data è il 1613.