LE ISCRIZIONI LATINE, ITALIANE E FRANCESI 327 PERÌLLV D^MVPi-tyiMALVfZZO HUMC-APERVIT IANVAPOSTQVA tREPPRlO CHOB'/M ENEDiQ.ECtÀABS'TYÌT ET IU.V POH A.TO jT'Avi'yi^^PBE;J,?0vJ-ATVi rwi vic-iiii Peri/l(ust)ri[s] dipminus) Mapheus Malvezzo hanc aperuìt ìanua{tn), postqua(iri) ere p(ro)prio chorum e medio ecl{esì)ae abstulìt et illustri) post altari^) situavit mai(us), t(em)p(o)re prov{incid)latus fr{atr)ìs Vìgilii Q(iteri)ni, a(nno) D(omini) 1616. L’epigrafe ci interessa sopra tutto perchè rende conto dei lavori di rimozione del coro: il quale, dal mezzo della chiesa, come era secondo l’uso antico e come a Venezia trovasi tuttora — a mo’ d’esempio — nella chiesa dei Frari, fu trasportato dietro all’altar maggiore. Del provincialato di Virgilio Querini non ci rimangono ulteriori notizie. 71 bis. Del 1618. — Vedasi pag. 338. 72. Casa rimpetto alla chiesuola di S. Mena. Provenienza ignota. Lapide di cm. 160, ultilizzata ora come architrave di una porta. Lettere di cm. 3. D .O. M DONATO MAVK OCENO CRET/E DVC1 OM/NI VIRTVTVM GENERE IN ADMÌRATÌONEM EXCVLTLS51MO MVLTli EIW AD COMVNE BO.NVM GEST15 CELEBERRIMO D ANO 5AL. M D C XIX ANGELO GRAPONÌG CQ5ÌL. ETTH0MAQV1R1N0PR0GSIL. Su Donato Morosini vedasi quanto dice lo stesso Corner (I). Angelo Gradenigo fu consigliere (consiliarius) nel 1619-1620; ma il suo collega Lorenzo Priuli morì nel marzo 1620, sicché dovette essergli sostituito come vice consigliere (proconsiliarius) il camerlengo Tomaso Querini. 73. Palazzo ducale: ufficio della Giustizia (2). L’iscrizione, che gli stessi magistrati veneti erano in dubbio di togliere, non esiste più (3). (x) F. Cornelius, Creta cit., voi. IV, pag. 440. ducale ». (2) « Sopra l'officio della Giustizia nella corte del Palalo (3) Cfr. voi. ITI, pag. 140. 35