392 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA Siccome però nella nostra trattazione quelle epigrafi sono intercalate alle altre, crediamo opportuno di qui riportarne l’elenco : CANDIA (1) - n. i. Mirabello - n. 12. CANEA-n. 1,2 (quest’ultima è metrica). Castelnuovo - n. 6, 8, 10, 15, 16, 19, 20, RETIMO-n. 1, 2, 3,4 (metrica la prima). 21,22,23,24,25,26,27,28,29, 30, 31, SITIA - n. 1. 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, Chissamo - n. 5. 43,44, 46, 47, 48, 49, 5°, 54, 5 5, 58. Retimo - n. 11. Belvedere - n. 2, 4, 9 (metrica la prima). Milopotamo - n. 10. Gerapetra - n. 5. Pediada - n. 13. Sitìa - n. 1, 14. Sono dunque complessivamente 58 pezzi, dei quali ben 39 appartengono alla eparchìa di Castelnuovo: il che non deve affatto sorprendere, quando si pensi che quivi trovavasi la capitale cristiana dell’isola, Gortyna. Qualche altro pezzo si sarebbe potuto aggiungere forse di fra le epigrafi romane appartenenti ai secoli più tardi, se la mancanza di qualsiasi accenno cristiano non ci avesse tenuti perplessi sulla loro spettanza alle epigrafi pagane piuttosto che alle bizantine. Ma si è tenuto conto invece anche stavolta non solo delle epigrafi tuttora esistenti, ma anche di quelle ormai perdute, tramandateci da varie fonti. Le epigrafi sono tutte scolpite nel marmo — per lo più marmo greco — e non di rado da ambo le parti del blocco. Talvolta accompagnano figurazioni od ornati di vario genere. Una sola è in mosaico. La più parte sono frammentarie, così che di parecchie non è facile ricostruire il contenuto. Il quale è vario. D’accanto alle epigrafi di esaltazione o di invocazione ai santi ed a quelle di contenuto liturgico, vi sono le epigrafi di acclamazione a membri della famiglia imperiale e di augurio o di raccomandazione di vescovi o di semplici fedeli, naturalmente in rapporto a qualche opera da loro compiuta. Con tali ultime iscrizioni si collegano quelle che ricordano le fondazioni vere e proprie, vuoi di un muro (Castelnuovo n. 32), vuoi di un altare (ibidem, 1) ecc. Ma buona parte sono — si capisce — epigrafi sepolcrali. E non mancano finalmente quelle riguardanti disposizioni di polizia (Pediada, n. 13). 1 Con le lettere maiuscole indichiamo le città, colle minuscole le castellarne.