n6 SUI CAUTI VI 'BATTAGLIA n6 Alla memoria di Tito Acerbo si innalzò un monumento — colonna infranta — che sorge davanti alla chiesa parrocchiale di Croce, nel luogo, cioè, dove PAcerbo cadde, e l’iscrizione in esso incisa dice: QUI IL XXVI-VI-MCMXVIII EROICAMENTE CADEVA ALLA TESTA DEI SUOI VALOROSI SOLDATI IL CAPITANO TITO ACERBO MEDAGLIA D’ORO IL COMUNE DI MUSILE IL I7-VII-I927 POSB Musile. Musile con la sua frazione di Capo Sile è una delle località del campo di battaglia del basso Piave che diuturnamente si ritrova nei Bollettini della guerra dal novembre 1917 in poi. Ben 34 volte le linee di Musile furono obbiettivo di assalti austriaci e di contrassalti delle nostre invitte truppe della 3* Armata. L’ultimo urto avvenne il 24 giugno 1918 e fu decisivo per le armi nostre, poiché alle 16,30 nessun soldato austro-ungarico rimaneva più sulla destra del fiume, di fronte all’irresistibile e travolgente assalto dei battaglioni del 2250 (della Arezzo), del 2220 (della Jonio) e del 230 Reparto d’assalto. Circa 1000 prigionieri rimanevano nelle nostre mani. Fu appunto presso Musile e, precisamente a Chiesanuova, che si svolse l’ultimo episodio della lotta decisiva, episodio che Monsignor Costante Chimenton (1) così narra: (1) Monsignore Costante Chimenton, professore nel seminario di Treviso ha, in numerose monografie, redatte con coscienziosa