26 I MONUMENTI VENETI DELl/lSOLA DI CRETA delle nuove cisterne (1); e il capitano Filippo Pasqualigo restaurava tosto dopo tre fra i migliori pozzi della città (2). Fra le più importanti furono certamente le cisterne ideate da Benetto Moro nella fossa delle antiche mura abbandonate, davanti ai quartieri detti di S. Zorzi. Il preventivo importava 113892 perperi di spesa; ma gli abitanti avrebbero concorso per una metà, e il terreno cavato avrebbe servito per riempire la piattaforma delle nuove mura, MVRAGLIA DELLA CITTA VECCHIA tói'i'M VEDE' L « 6MNMZ& ÓEU.Ì VOLTI MAGGIORI. PILASTRI CHE il DEVtNO FONDAR PEK LI SF.TTt VOLTI PICCOLI. wm. Bpa- wm ém FIG. 12 - PIANTA DEL CISTERNONE DI S. ZORZI - FRANCESCO BASILICATA - 1627 (XXX, a). laddove la ghiaia per le cisterne medesime sarebbesi ricavata dalla Sabbionara (3). Ed un secondo grandioso serbatoio d’acqua egli proponeva « tra la spala d'ostro delli novi arsenali et la cortina a quella opposita, intestato al capo di ponente dalla muraglia vecchia appresso la torretta degli arsenali et a quello dì levante dal dritto et fianco dell’orecchione... in testa alli novi arsenali » (4). Delle due cisterne, la seconda fu tirata avanti dallo stesso provveditor Moro (5); (*) V. A. S.: 10 giugno 1591. (4) V. A. S.: Relazioni, LXXIX: sua relazione. (2) Ibidem, 28 febbraio 1602. (6) Ibidem. (3) Ibidem, 23 agosto 1599; e Senato Secreti, XCII, 175.