RIEPILOGO Abramo. Cfr. Basadona, 432. Arimondi. Troncato di [azzurro] e di [oro],il primo caricato di un’aquila [del secondo], 158. 235. Potrebbe darsi però che, per il n. 15 8, anziché di quello della famiglia Arimondi si trattasse dell’arma di altra famiglia. Badoer. [183]. Barbarigo. Di [argento], alla banda di [azzurro], caricata di tre leoni leoparditi di [oro], e accompagnata di sei barbe di [nero], tre per parte. 24. 34. 62. 68. 69. 76. 82. Barozzi. Di [argento], alla fascia di [azzurro o d’oro] (1). 286. 445. 446. — Cfr. pure Ignoto 16. — Vedi Ignoto 3. — Troncato di ...... e di......al leone di...... 329. — Vedi Ignoto 15. Il villaggio di S. Costantino, ove trovasi lo stemma 286, è immediatamente prossimo a quello che nei catasti veneti è chiamato S. Zor\i delli Baroli. Per ciò l’identificazione dello stemma può considerarsi sicura. Lo stemma 446 è accompagnato da epigrafe col nome di Nicolò Barozzi; ed il 445, trovandosi nello stesso villaggio, appare evidente doversi assegnare alla medesima famiglia. Nel caso dello stemma 329 ci affidiamo invece alla iniziale B che lo fiancheggia. Basadona. Gheronato di [oro] e di [azzurro]. 32. 43. 153. 291. 432. Se l’identificazione è certa per i primi due stemmi di Luca Basadona, non altrettanto può ripetersi dei seguenti. Ma poiché il n. 153 trovasi nella città di Candia, ove abbondano specialmente gli stemmi dei patrizi veneti, e poiché il n. 291 riguarda certo un magistrato, che al patriziato stesso non poteva a meno di ap- (x) Qui è scolpita rilevata, come se fosse di metallo.