LE ISCRIZIONI LATINE, ITALIANE E FRANCESI 355 Leggerei: Joanni Bembo (Augustini gestis praeclaris egregio, optime de insula Cretae inerito, procuratori (divi Marci), comuni(jM)is Rhitymnensi(s) ... erectum anno sa-lutis 1601, Kal(endis) decembris. Giovanni Bembo in cui onore ed alla cui memoria quella torre fu dedicata, fu poi doge di Venezia: ma quali particolari benemerenze si fosse acquistato a Retimo, così da meritarsi l’erezione della torre a spese della Comunità, non consta. 18. Torre dell’orologio. Frammento di epigrafe già accompagnante il segno del Sagittario neU’oroiogio della torre: ora ricoverato in una casa vicina. L’epigrafe fa parte di una più lunga dicitura, che non si saprebbe indovinare. Vedi voi. Ili, fig. 36. 19. Palazzo Clodio, in via dei Maomettani, n. 25. Iscrizione scolpita sull’architrave della porta (l). Lettere di cm. 5. JX.VIRTVTE FVLGIDA DOMVS^M'DCIX-KAL-IVNJI^ 20. Trovato presso il òioixrjrriQiov della città: ora al piccolo Museo. Lapidetta rettangolare, in pietra locale, di cm. 28 X 33 X 15. Lettere di cm. 4-2. S SjFfoSokmsi* SVrfcW^RBIS- KlALYDBTViT: SWaQYBSVIT* ; r Si interpreta: Ste{m)mata sola tibi si su(n)t, Civrane, reposta, non aliud potuit, ste(?iì)mata qui posuit. E il distico si riferisce probabilmente all’Alvise Civran rettore di Retimo, morto in carica il 10 gennaio 1616, di cui l’ammiratore deplorava di non essere in grado di collocare se non lo stemma (2). (J) Cfr. voi. Ili, pag. 246 e fig. 53. iiovosTov, in ìAgyaio/.oyiy?] ¿(prjfisQÌg, serie III, fase. 1-2, (2) Pubblicata già in A’r. X. IlFjQovXàxig, Psdufivrjg Adìjvijoi, 1915, pag. 50 e 155.