LE ISCRIZIONI GRECHE
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8.	Vulism'enk Chiesa di S. Caterina.
     Monogrammi scolpiti ai lati della finestrella dell’abside, all’esterno.
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    Si interpretano: àyia AìxmeQÌvr) e ,A FI’, cioè 1580.
9.	Ibidem: Chiesa del Salvatore e di S. Croce.
    Nella navata settentrionale una pietra sepolcrale è circondata da una cornice ad ornati, ove sono scolpite le iniziali del prete sepolto : II II M B (cioè nanàg Ma-vovr]X ó BaQTCdyxr]s). Nella lapide stessa, mancante dell’estremo lembo a destra, si legge la scritta, in lettere di cm. 4 e meno:
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    HqooòoxiT) àvaaraaiv vexqwv.....
    Sono semplici sviste del lapicida TiQF.afivTÉQr)orj per tcqeofSvTBQriarj, nonché oìxoòóftrjee per oìxoòófiriOE.
    Il prete Emanuele Barzaghi eresse il primo agosto 1623 la tomba alla moglie Elena: e morì egli stesso il 19 dicembre 1633. Il cognome (certo di origine italiana) figura portato da altri personaggi della regione e del tempo, consacrati alla carriera ecclesiastica (l).
    Le ultime lettere potrebbero essere le sigle del lapicida : p. e. MavovijA yXvmrjg (?)
   (l) Cfr. 2. 9A. Zavftovòiòiis, Kgìjnyà ov^ÓKaia cit., pag. 362.