518 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA 'A & IJ Z' /laQTiov A' Tà TiQcórjv èn' èòàcpovg xeì/hev' ègeima, wveq, arjxov XQvaoXóyov èvOàòs ’AnTegécog, leqéwv 0%’ àgiarog éalg òanàvaig àvEyEiqag, tev£uto wg ògasig róvde àoinoEnéa. Ei ò' EQEsivrjg tovto òar//UEvai ovvoua xXrjróv, PQrjyÓQiog &ovaxr]s tovób nQoarjyoQÌrj. ”Erovg TQÉ%ovTog yiXioaTfjg inraòog àua ¿ydoixooTfjg xaì rQÌq 7iEvràòog. Cioè: «i marzo 1587. O viandante, quelle che qui prima giacevano al suolo rovine del tempio di (S. Giovanni) Crisologo Aptereo, l’ottimo per eccellenza dei sacerdoti, avendo rialzato a sue spese, costruì questo magnifico (tempio) che tu vedi. Se vuoi sapere tale nome famoso, quello di lui è Gregorio Foschi di epiteto ». Segue la data bizantina, cioè 7000 -(— 80 -)- 15 = 7095. L’epigramma, in tre distici, è dettato in lingua classica correttissima. Si noti la ricercatezza del verbo èqeeìvw; e l’omerico ovvoua. xXeitóv. Ma non altrettanto esatta è la prosodia. La chiesetta si dice dedicata a S. Giovanni Grisostomo « Aptereo ». Ma la antica città di Aptera era situata all’imboccatura del golfo di Suda. L’appellativo qui dato al nostro sacello deriva probabilmente da una errata identificazione degli archeologi del tempo. Abbiamo citato un simile fenomeno anche a proposito di una epigrafe veneziana di questa medesima castellanìa (l). Il cognome N H' colle due ultime lettere in nesso (3). Cioè 1558. 4. Ibidem: Chiesa di S. Giorgio. Lastra marmorea contenente lo stesso stemma e la iscrizione larga cm. 37, a lettere di cm. 3 l'2. (*) Cfr. pag. 381. XgiOTianx?/ Kgtjir], voi. I, 'Hgaxì.eico, 1912, pag. 374. (2) Cfr. 2. ‘A. Earftovdidrjs, Kmjjixù ovfifió/.aia, in (3) Cfr. voi. II, pag. 364.