LE ISCRIZIONI LATINE, ITALIANE E FRANCESI 339 CITTÀ DT CANEA. 1. Torre antica, inclusa nel revellino del Porto. Lapide con tre stemmi scalpellati ed epigrafe in caratteri romani : ■^CCCCbXXVH'! I . . . ' ‘ - - • . v V 1 DBARTSDECADAPE • .* • . • . I •. • ' ' V SAROREl>A\ i • * * i 14JJ. D(omtno) Bart(hoIomaeu)s de ca’ da Pesaro rettore), d{omino) Andrea Mar(J)p(etro) c(onsMario), dipmìno) L,(u)dovico Barbadico c(onsiliario) (l). Essa contiene semplicemente il nome dei tre magistrati Bartolomeo Pesaro, Andrea Malipiero ed Alvise Barbarigo, sotto ai quali quel torrione fu eretto (2). 2. Casa nelle vicinanze della chiesa di S. Nicolò. Iscrizione scolpita sull’architrave. Spes mea Deus (3). L’espressione, in forma consimile, è assai frequente nella Bibbia, specialmente nei salmi. Fine del secolo XV o principio del seguente. Vedi voi. Ili, fig. 134. 3. Casa nei quartieri orientali. Epigrafe scolpita sopra una delle porte interne, ora murate (4). AVX1LIVM MEVM A DOMÌNO- Primo cinquecento. E il noto passo del salmo 120 della Bibbia 0 Cfr. r. 7. Ka/.aiaàxrjg, Meoaiconxal ào^aióiìpeg Xavimv, in "Eoevra, anno I, n. 22, X tvia, 6 novembre 1899: ma vi lesse soltanto Andrea Dandolo (sic !). (2) Cfr. voi. I, pag. 167. (3) Cfr. voi. Ili, pag. 228. (4) Cfr. voi. Ili, pag. 228.