342 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA L’iscrizione potrebbe completarsi nel seguente modo o simili: V ' CONFECTVM ¿ -IAMERAX-ERIG END/L ST^TVtOPVSCVM IPSE ■ Crrfj i REsiDENsvBrroTivs 1 regnconsvImvexebciA N1TA AB ’ IN ■ ESÌSTERE OMNINO\ d^RlTO ASSERENS SE — -I VIRI TOFFICIA ERGA FIDEL ■ReipvbLic/e. SVA. 1 SiniSSE SATI5Q D ! EKGA SE VOIVÑAIECO 1 :LoRK>sivsq ÀPVD SEN1H CONSC1ENT1A RERV BE , GESTAKVM MIC TANEN TERTIV IN lLaPIPEM NEQV15LOC fimmvR vacvvm in rei . MEMOR1ÀM OMNIVM ASSHN5V DECRETVM FVIT "'"«i - M D LXX1III - | . mensisivLii Dirx Confectum iam erat erigendae statuae opus, cum ipse, Citei residens, ubi totius regni consulatuiiiì) exerceba(t), re(c) cognita, ab w(cepto) desistere omnino (iussit), inerito asserens se (boni) viri officia erga _/?¿/¿7(itatem) reipublicae suae (debita) praestitisse, satisq(ue) ¿/(atum) erga se volúntate ¿•¿»(munitatis), gloriosiusqiue) apud se nih(i\) conscientia reru(m) beine) gestarum. Hic tamen tertiu{i») in (annum), lapide/», ne quis /of(um) miretur vacuum, in rei memorial», omnium assensu, decretum fuit IJ74, mensis julii die X (1). Quella che classicamente qui viene chiamata Citeum (cioè Kvxaiov), è la città di Candia: quantunque l’identificazione, dal punto di vista archeologico, non risponda al vero. Il Cicogna, coperta la carica di duca e di vicecapitano a Candia, ed entrato poscia provveditore di Canea nel novembre 1572, compì il suo mandato nel luglio 1574 e si imbarcò direttamente per Venezia <2). A ricordo del suo governo nella seconda città del regno, erasi approntata una nicchia per collocarvi la sua statua, quando egli, venutone a conoscenza, si oppose a tale onoranza; e alla statua — tre anni dopo — fu sostituita la lapide del 1574 (3). Ma come mai la nostra epigrafe sostiene che, al momento del divieto da lui opposto, egli era provveditore generale a Candia ? (4) Non riesciremmo a spiegare l’enigma, se non ammettendo che l’epigrafe entro alla nicchia, sebbene ideata forse già nel 1574, non venisse in realtà concretata nella forma attuale se non dopoché il Cicogna fu elevato nel 1585 al trono dogale e parve doveroso di ultimare il piccolo monumento a ricordo dei fasti cretesi del principe. Essendosi allora dimenticato come precisamente erano andate le cose, si potè attribuire al Cicogna la carica di provveditore generale a Candia, mentre non era stato che duca di Candia e poi provveditore della Canea. (!) F. Cornelius, Creta cit., vol. II, pag. 428; T. A. B. Spratt, Travels and researches in Crete, London, 1865, vol. II, pag. 160; 2. ’A. Sav0oi'Si8)]g, ’AgxaioAoyovv-zsg xai ^aodoyaioloyovvzhg ’Eveiol ¿v Kgr/ig, in Ilava-Dr/vaia, anno VII, fase. 151, ’Adfjvai, 1907. — Cfr. pure G. Gerola, Iscrizioni e stemmi scalpellati nelle fortezze veronesi, in «Madonna Verona», n. 17, Verona, 1911. (2) V. A. S.: Disp. Prov. gen. del 19 luglio 1574. (3) Cfr. voi. Ili, pag. 139. (4) Destinatovi nel dicembre 1572, il provveditore generale sino all’ottobre 1574 era stato Luca Michiel, sostituito nel mese stesso da Jacopo Foscarini.