CONDUTTURE E SERBATOI 33 mente riconoscibili lungo la cinta occidentale e lungo quella di mezzogiorno, quanto il dedaleo labirinto di avvolti, di sotterranei, di catacombe, di pozzi, di serbatoi che si accostano specialmente alla cortina di settentrione. 4. — FORTEZZE. Come nella fortezza di Retimo, così negli altri cinque fortilizi intorno a quel tempo eretti nel Regno — Suda, Spinalonga, Grabusa, Paleocastro e Turlurù — nessun acquedotto e nessuna sorgiva (tranne la sfortunata vena creduta di scoprire a Spinalonga e la tarda sorgente di Suda) erano in grado di fornire alla guarnigione quell’acqua che era d’uopo accaparrare quindi per mezzo di cisterne destinate a raccogliere le acque piovane all’intorno. E in tale senso furono coordinati tutti i provvedimenti presi dal governo e dai suoi rappresentanti. Suda. — Un dispaccio del 2 5 gennaio 1575 avverte come, ultimatele due nuove cisterne (1), la fortezza di Suda ne possedesse allora ben cinque, capaci di 1200 botti di acqua (2). Ciò non pertanto una sesta ne aveva cominciato al Martinengo lo stesso provveditore di Suda Davide Bembo, il quale, sebbene avesse ricevuto ordine di sospendere qualsiasi lavoro alla fortezza (3), era fermamente intenzionato di finirla ad ogni costo, magari a proprie spese (4); e a due nuove alla piazza reale pose mano a sua volta il successore Andrea Bembo nel seguente 1576 (5) : sicché complessivamente calcolavasi potessero bastare a 500 fanti per ben otto mesi. Ma come neppur ciò era sufficente, altre due se ne erano tosto dopo cominciate (6). Che se posteriori documenti parlano soltanto di cinque cisterne compiute e di due da ultimare (7), la diminuita variante nel numero dipende dal fatto che i serbatoi, avvicinati uno all’altro in un unico edificio, potevano considerarsi come una sola cisterna. È certo al contrario che fin da allora non soltanto necessitava provvedere a nuove fabbriche del genere, bensì anche riparare quelle esistenti bisognose di ri- (l) Cfr. V. A. S.: Dispacci da Canàio, 19 dicembre 1574. (a) Ibidem, 25 gennaio 1575. (3) Però il 22 ottobre 1575 il Senato insisteva perchè fossero approntate le cisterne (V. A. S. : Senato Secreti, CXXX, 50). (4) V. A. S.: Dispacci da Candia, 25 aprile 1575. (r>) Ibidem, 8 aprile 1576 e 5 novembre 1577. — Relazioni, LXXXVII: sua relazione. (6) V. A. S.: Dispacci da Candia, 16 novembre 1577; Relazioni, LXXXVII e LXXVIII: relazioni del provveditore di Suda Davide Bembo e del generale Luca Michiel. Costui provvide pure ad allargare e riedificare la fontana detta di Kaldmi, situata al di là della porporella, alla quale solevano rifornirsi di acqua le navi colà di passaggio. Q) V. A. S.: Dispacci da Candia, 4 gennaio 1582; Senato Mar, filza LXXXIV, 15 luglio 1583.