EMENDAZIONI ED AGGIUNTE 609 unam de meo lignamine >>, tale e quale l’ancona della chiesa degli Agostiniani di S. Salvatore. Da altro documento del notaio Costanzo Maurica, fol. 70*. Pag. 127.- Stemmi e lapidi di S. Pietro nel voi. IV, pag. 209, 312 e 322. Pag. 134. - Uno solo dei sarcofagi porta stemmi. Pag. 135, nota 7. - Cfr. voi. Ili, fig. 68. Pag- i44, fig- 99- ~ Fot- n- 959- Pag. 147. - Data 16 marzo 1548 (e non 1648). Pag. 156. - S. Teodoro probabilmente non era chiesa latina, ma greca. Per tutto questo capitolo si veda pure G. Ge-rola, Topografia delle chiese cit.,. Pag. 159. - Per le iscrizioni di S. Rocco, sono a vedersi gli stemmi e le epigrafi pubblicati nel voi. IV, pag. 93 e sgg. e pag. 304, 305, 319, 322, 335, 336. Per quella di S. Nicolò a pag. 321, ma molto dubbia. — U. Mannucci, Contributi cit., offre numerose notizie nei riguardi delle condizioni ecclesiastiche di Canea : numero dei latini e dei preti greci, passim; descrizione di tutte le chiese e cappelle latine di Canea, e loro suppellettile, pag. 101. Pag. 164. - Ibidem, pag. 98-101, notizie sulle chiese latine di Suda, Grabusa e Turlurù. Pag. 167.-Ibidem, pag. 115, notizie sulle chiese latine di S. Pietro nel castello di Bicorna, e eli S. Giorgio nel villaggio di Elos in quel di Chissamo, erette dal vescovo Bernardo Florio, ma delle quali non rimangono oggi avanzi. Pag. 168. - A Katekhòri, nel piano di Canea, alla località Frangomonàstira si trovano tuttora due chiese cinquecentesche — 1’ una delle quali sarebbe dedicata a S. Demetrio — destinate rispettivamente al rito latino ed al greco. La cattolica è più grande, lavorata, al pari della seconda, con belle pietre squadrate e lisciate agli angoli, lesene, cornici ricorrenti ecc. È a vòlta a botte. Un arco, su due pilastri, guida al presbiterio, privo di abside, coperto di vòlta a crociera, i cui costoloni poggiano su mensole foggiate a teste di leone, ora mutilate, La duplice chiesa di *Katekhòri.