52 I MONUMENTI VENETI DELL’ISOLA DI CRETA cenzo (,) ma che fu posteriormente distrutto dai Turchi<2) : « E pur non si è mancato _ riferisce con orgoglio il Morosini medesimo — per render quest'opera più cospicua e riguardevole di tutti quei maggiori ornamenti che sì ha potuto, d una statua di Nettuno maggior del naturale, di marmo greco, d'assai buon maestro per il paese, di altri marmi greci et di scul- FIG 27 - CANDIA - FONTANA SULLA STRADA MAESTRA. ture di me%o rilievo et altre manijature che convenivano ad una fontana posta nel me^o della publica pianga della metropoli del regno, come dell’istesso modello ch'io ho presentato a Vostra Serenità chiaramente sì può vedere »(:i>. Come in altro suo dispaccio egli accennasse che (1) Donde derivi egli la notizia e chi fosse costui non è possibile controllare. Che sia da identificarsi coll’ingegnere Daniele St. Vincent che figura a Candia dal 1641 in poi, non pare. (2) Cfr. V. Coronelli, Ìsolario cit., pag. 218. (3) V. A. S. : Relazioni, LXXX: sua relazione. —Cfr. Dispacci da Candia, 26 aprile 1628: « nella fontana fatta fabricare nel me%o di questa pia^a riesce molto copiosa et uscisse da otto bocche, quattro di leoni di marmo che sostentano il vaso et di altretante bocche finte de’ venti poste fra le teste delli i- * tes si leoni ».