420 I MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA sata poi al 24 di giugno. Il fondatore è messer Matteo q. Angelo Zorzi, nobile cretese, discendente certo dalla omonima famiglia patrizia veneziana. 4. Alikjanù-. Chiesa di S. Giorgio. Nella parete nord è dipinto un riquadro di cm. 29 X 39-31, contenente un’epigrafe in lettere nere : \+ivhM<ÀMK6T'+v/*4 Ttf/l-ÒÀS 0 <5nj71 * M ÙX TÒ Mà : fi-UZl X^^èlYlòT2M2PTo\^ra/A° TòTPÓgzT0^ -|~ Mvrjorr](ti) Kvgte rrjg ipvxfjg *ov òovXov oov nana MrixarjX tov MaaTQaxà. ’’Exovg £ Q 7t) A H' 'HaTOQìjdi òè òr]à XVQÒQ èpov tov àfiaQToXov riavXo tov FTQofiaTà. La data è certo il 6938 (poiché l’w, se non è dovuto ad una svista del pittore, costituisce la finale del numerale étiaxixiXiootco), cioè il 1429-1430. MaoTQax&<; chiamavasi pure uno degli eroi della rivolta cretese del 1866, ucciso ad Asites di Malvesìn nel 1868. Il cognome è frequente tuttora. Lo si veda in Seiino, 48. Il pittore Paolo Provatàs non ci è noto per altri lavori(1). A Seiino troveremo dei ll(jofìt. L’epigrafe fu illustrata già dallo Xan-thudidis (2). 5. Gharipas-. Chiesa di S. Giorgio. Iscrizione dipinta sulla parete settentrionale della navata nord, in lettere nere su bianco e giallo: cm. 85 x42-35. -)- ’Avexaiviorrj xaì ext/jOTi] èx fidOgcov yrji; x(aì) àvioTOQìjOr] o Oeìog xaì nam(smog) vaòg ovrog (tov dyiov) xaì lvòó^(ov fie)yalXo-paQTVQOQ recopyiov tw T[o]Mn(ai)o