FONTANE E PUTEALI 55 vi avevo collocato sopra il rilievo già descritto di quel duca (1). Ora però sono convinto che tale ripristino non corrisponda a verità; comunque poi urna e bassorilievo furono recentemente rimossi alquanto dal loro posto (2). Al numero 145 della pianta di ^Candia del Cotonelli corrisponde la dicitura Tre fontane (3). Erano desse una costruzione veneziana? Attualmente a quel luogo esiste una fontana turca, detta Mikró Zar^dkij, datata del 1679 — anteriormente quindi alla stampa di quella pianta del cosmografo veneziano. Di notevole non ci si vede che un frammento di placca marmorea di ignota provenienza, ad archetti, che gioverebbe credere disgusto bizantino romanico e che deve aver appartenuto in origine ad un avello: e le spine d’acqua sono tre. (') Collez. fotogr., n. 147; pubblicata in G. Gerola, Candia all’epoca veneziana, in « Rassegna intemazionale », anno VII, fase. 3-4, Roma, 1901, pag. 330. (*) Nulla infatti nell’avello richiama il duca Sagredo; lo stemma non appartiene a lui ; la data del 1601 è anteriore alla sua venuta a Creta; ed il rilievo stesso si trovò a non capire sotto la seconda arcata che, sebbene non originaria, credo tuttavia risalisse almeno al secolo XVII. D’altronde sappiamo che la fontana del Sagredo occupava originariamente non già un lato della via del porto, bensì l’angolo di nord-ovest della Loggia nuova. (3) Voi. I, tav. 4. 8 FIG. 30 - CANDIA - FONTANA TURCA (l6o). ")