77 IL Vi AVE E IL JAONTELLO 77 LA LEGGENDA DEL PIAVE I. Il Piave mormorava calmo c placido al passaggio dei primi fanti il ventiquattro Maggio; l’Esercito marciava per raggiunger la frontiera, per far contro il nemico una barriera.... Muti passaron quella notte i fanti : tacere bisognava e andare avanti.... S’udiva, intanto, dalle amate sponde sommesso e lieve il tripudiar dell’onde. Era un presagio dolce e lusinghiero. E il Piave mormorò : « Non passa lo straniero! ». II. Ma in una notte trista si parlò di tradimento, e il Piave udiva l’ira e lo sgomento. Ah, quanta gente ha vista venir giù, lasciare il tetto pel destino fatai di Caporetto.... Profughi ovunque dai lontani monti venivano a gremir tutti i suoi ponti.... S’udiva, allor, dalle violate sponde sommesso e triste il mormorio dell’onde: come un singhiozzo, in quell’autunno nero. E il Piave mormorò: « Ritorna lo straniero! ».