LE ISCRIZIONI LATINE, ITALIANE E FRANCESI 307 Siepulcrunì) nobili[s\ et sapie{ntis)... o Marcho Ru...(domi)ni Marini d(e) cu... stine et redis... Potrebbe essere Marco Ruzier o Marco Ruzzini. Nell’ultima riga forse Justine. 6. Cattedrale di S. Tito. Iscrizione perduta. Ci fu tramandata nell’elogio funebre dell’estinto : Ossa Fantini Valaressi, Veneti Pa-tricii, Archiepiscopi) Cretiensis) Et Leggati) Apostolici), Cuius Virtutem Atque Doctrinam Duo Sensere Sinodi Basil(eiensis) Et Ferrar(iensis), Certissima Quoque Testis Insula Hec, Cuius Incommoda, Velut Optimus Parens, Eiberalitate, Veteres Errores Scriptis Et Lingua, Mores Tarn Exemplo Quam Predicatio-nibus, Emendavit. Decessit Autem Ipse Presul Anno MCCCCXLIII, Die XVIII Maii (1). Fantino Vallaresso era stato traslato alla sede di Candia da papa Martino V il 5 dicembre 1425, ed il 14 maggio 1426 aveva ottenuto dalla Serenissima licenza di entrare in possesso della archidiocesi (2). 7. Casa privata, poco sopra la chiesa dei Cappuccini : ma dicesi provenga dalla chiesa di S. Francesco. Frammento marmoreo contenente una parte di stemma indecifrabile, accompagnato dal motto souflrance (3). Non è facile eruire se seguisse altro vocabolo dalla parte opposta dell’arma. Quantunque il motto sia in francese, non è detto per questo che la famiglia che lo portava non potesse essere italiana (4). (*) « Ex sepulcrali eius epigraphe, in cathedrali S. Tifi tempio (2) G. Gerola, Ver la cronotassi dei vescovi cretesi all'e- posita, et ad calcem iam enuntiatae funebris laudationis (quae poca veneta, in « Miscellanea di storia patria della R. De- in regia Taurinensi bibliotheca asservatur) exscripta addiscimus ». putazione», serie III, tomo VII, Venezia, 1913, pag. 13. (F. Cornelius, Creta cit., voi. Ili, pag. 75). Quel codice (3) Cfr. pag. 213 e fig. 108. della Nazionale di Torino peri nell’incendio del 1904. (4) Una lapide del 1470 ricordava a Candia anche la