38 X MONUMENTI VENETI DELL’lSOLA DI CRETA giorno, e la proporzionò in 33 piedi di larghezza, 37 di lunghezza e 12 di altezza, divisa in due vani capaci di 800 botti ciascuno (1). Riesci, a detta del suo successore, « il più bel vaso che sii in questo regno » (2). Quanto alle cinque cisterne preesistenti, il Belegno stesso proponeva di abolir senz’altro, colmandole di terra, le due verso il Battifondo; e nelle altre tre, divise in più scomparti per mezzo di arcate, di murare soltanto il vano adiacente alla cortina (3). Ma sul principio del ’600, mentre le cisterne più vecchie erano sporche e bisognose quindi di essere nettate, quella Belegno non teneva già più l’acqua (4); e mezzo secolo più tardi, nell’imperversare della guerra, due muratori mandati da Candia lavoravano a restaurare le cisterne maggiori diroccate ed a ristabilire le più piccole quasi del tutto perdute (5):... e son gli ultimi documenti dei quali abbiamo notizia! Oggigiorno la fortezza conserva gli avanzi della cisterna accostata alla cortina presso la porta, munita di varie bocche; e di quella fra la porta e il portello: l’una e l’altra coperte superiormente di terrazza a calcestruzzo. Paleocastro. — Di una cisterna del Paleocastro, già bisognosa di restauro, si fa parola nel 1579 (6)- Nel 1598 non era in migliori condizioni^. Ma, come poca cura ebbe il governo per la piccola ed insufficente fortezza, così scarse sono le memorie che ce ne rimangono. Era situata nel lato occidentale della piazza inferiore. E sussiste tuttora (8). Turilirù. — Delle quattro cisterne collocate nelle fortezze di Turlurù — due nella superiore e due nella inferiore (9) — non c’è chi parli, se non per accennare alle miserevoli condizioni loro. La geremiade comincia nel 15 79 ; e prosegue ininterrottamente per gli anni seguenti(10). Altrettanto rare sono invece le allusioni a stabili lavori di riparo potuti eseguire. Duecento ducati furono destinati nel 1580 (1I); qualche risarcimento vi tentò il prov- (') Ibidem, 12 aprile 1598; Relazioni, LXXXVII: rela- (8) Cfr. voi. I, pag. 632, nonché le fig. 367 e 369. zione del provveditore di Grabusa Francesco Belegno; (9) Cfr. voi. I, fig. 373 e 374. V. B. M.: Ita!., VII, 214, f. (1°) Vedasi ad esempio: V. A. S.: Dispacci da Candia, (2) V. A. S.: Dispacci da Candia, 28 settembre 1599. 24 ottobre 1579, 24 giugno 1584 (in esso il provveditor (3) V. A. S.: Relazioni, LXXXVII: sua relazione. generale Alvise Grimani propone di riattarle cogli antichi (*) V. A. S. : Dispacci da Candia, 29 maggio 1614. sistemi usati nell’isola, « ad imitatione delle cisterne antiche (6) V. A. S.: Dispacci da Suda, Cerigo ecc., 10 dicem- vedute da me nella visita del Regno in diverse città rovinate »), bre 1664. 27 giugno 1584, 10 aprile 1590, 7 novembre 1594; Re- (6) Ibidem, 24 ottobre 1579» Relazioni, LXXXI: rela- Iasioni, LXXXI: relazione del governatore Scotti; V. M. C.: zione del capitano Giovanni Mocenigo. Ms. Cicogna, MMDCCCLIV; ecc. (7) V. B. M.: Ital., VII, 214, f. (u) V. A. S.: Dispacci da Candia, 28 agosto 1580.