196 I MONUMENTI VENETI DELl/lSOLA DI CRETA sità di Padova. Scudi per lo più divisi in tre zone orizzontali, con predilezione per gli uccelli in genere, i leoni andanti, le croci ed i vegetali: il tutto di gusto non certo anteriore al cinquecento, eccezione fatta per le aquile bicipiti, di significato imperiale, che non di rado compariscono in vari modi. Ma gli stemmi più antichi e più semplici costituiscono pur troppo quasi sempre altrettanti indovinelli. Gli stemmi forestieri sono pochi e poco ci importano. Per lo più si tratta di vescovi chiamati ad amministrare le varie diocesi di Creta (p. e. Milopotamo, Ge-rapetra, Sitìa), di governatori militari o di altri individui chiamati da fuori temporaneamente nell’isola. * * * Gli stemmi di cui ci occupiamo sono sparsi per tutta l’isola, in edifici di ogni genere. Sebbene per la maggior parte siano scolpiti in pietra, non mancano quelli intagliati in legno, dipinti a fresco sui muri, tinteggiati a tempera sulle iconi e coloriti a fuoco sulle ceramiche (1). E quantunque per lo più essi rivestano significato araldico, talora non hanno altra funzione che quella decorativa: come quando nelle rappresentazioni sacre istoriate per le chiese, essi ricorrono figurati sugli scudi portati dai santi cavalieri od anche sulle targhe ostentate dai soldati della Crocifissione. Anzi, fra gli stessi stemmi veri e propri non è escluso che talvolta quegli emblemi possano essere stati disegnati a casaccio, semplicemente per riempire lo spazio vuoto, senza nessuna intenzione araldica più precisa: così come non di rado quegli scudi furono invece lasciati in bianco. Il che devesi rimarcare specialmente per certi stemmi eseguiti all’epoca turca, i quali rappresentano delle fantastiche imitazioni dei motivi araldici, senza alcun ulteriore contenuto di tal fatta, ma non privi tuttavia di un certo sapore di curiosità. Gli scudi compaiono in grande varietà di mode. I più antichi sono quelli triangolari. Nel quattrocento assumono la tipica forma gotica, ad intacco, talora inclinata. Più tardi le fogge più recenti si alternano: ma non di rado le figurazioni araldiche si trovano entro a cerchi o ad ovali, quando non esorbitano addirittura in campo libero. Usitatissimi in tale epoca i cartocci, i fogliami e gli ornati di ogni specie; meno frequenti gli elmi (o corni dogali, mitre ecc.), gli svolazzi, i motti. Le iniziali che fiancheggiano le armi — e talvolta vi penetrano all’interno — corrispondono solita- (*) Non ci siamo occupati degli altri stemmi figuranti su oggetti sciolti o sulla suppellettile in genere di minor conto.