LE ISCRIZIONI GRECHE
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    (tov) evXaf)ear(àrov xaì) .........wràrov xvqov Pewgyiov (i)eg(éwq)......
     rfjq TifJ.uoTa.TrjG jigea fivréoaq Magia/; o(vr) rolq réxvoLq avrwv, ófitog òè xaì
    rov àòeXyov avrov xvgov ......rov (XaQTo)<plXaxa avv rfj av(fisico)......iq
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     L’epigrafe, che manca già di qualche sillaba nella parte superiore, viene poi a mancare del tutto.
     Il superlativo della settima riga sarà stato alóeai/iwràrov oppure n/iuoràrov. Riguardo alla contraddizione fra àvexaiviarr] ed èxr/jnrìj ex fiàOgwv, si ricordi quanto si è già detto su codeste pretese ricostruzioni dalle fondamenta, che in realtà molte volte non sono che semplici restauri (l).
 La famiglia Cartofilaca (XagrotpvXaxaq), che qui figura in una epigrafe del secolo XIV o XV, è nota sopra tutto per aver fondato il Monastero della Khrìsopighjz (2). L’iscrizione fu già pubblicata, con qualche lieve differenza, dallo Xanthudidis (3).
 6.	Perivòlja : Chiesa di S. Elia, sulla via per Murnjès.
     Nel fregio della facciata, da una parte e dall’ altra dello stemma Calergi (4), è scolpita in bei caratteri arcaici, la iscrizione dedicatoria (5):
           OYPAN 0 © P E MI ION EMTIYPAPMATE riETPON-TON	KAA1EPTHN
         EPrATHN-AOMOY
                                                           o
 OvgavóOgs/ifiov èfinvgàgpare, nérgov tòv Kahégyrjv, ègyàTrjv Òófiov, aàw. — fA Distico giambico trimetro (dodecasillabo giambico).
     L’ovoavodQÉ/i/iwv ¿pnvQaQ/iaToq è appunto S. Elia, al quale, vocativamente si raccomanda, di salvare (aàw è imperativo dell’omerico aaów), Pietro Calergi, costruttore — ossia fondatore — del tempio: 1598.
     Apparteneva alla più nobile delle famiglie greche di Creta (6), ricordata in altre epigrafi greche (Seiino, 53; S. Baseio, 1; Amari, 16).
     L’epigrafe fu illustrata pur essa dallo Xanthudidis <7).
 (1)	Cfr. voi. II, pag. 178.	dietro, pag. 284 scgg.
 (2)	Cfr. voi. Ili, pag. 164; c voi. IV, pag. 286.	(') 2. ’A. Eavttov&iòrjs, Xoiaziavixuì èmyoaipai cit.,
 (3)	2. ’A ZavtìovSidqs, Xgioztavtxui èmyoatfai cit.,	pag. 103. Cfr. pure X N. Agayov/irjg, IlagaTijgrjosig eli pag. 101.	Xgioziavixàs èmygatpàs Kgi'/rrjc, in Xgiounvixt) Kgr/zt/,
 (4)	Cfr. voi. IV, fig. 362; e pag. 239, n. 260.	anno II, fase. I, ’HgaxXelo), 1913: il quale lesse pure: (6) Cfr. voi. II, pag. 289 e fig. 362.	ESèfi xaioixùiv tfh'ov jivgl ìaov »/)■ xaì vaòv oìxeTv (6) Cfr. E. Geri.and, Histoire de la noblesse cit.;G. Ge-	ftvr)TÒs wv . Maxag Séyov.
 rola, Gli stemmi cretesi cit., pag. 248 ; nonché più ad-